lunedì 1 aprile 2013

Una associazione lgbt a Parma



L’Ottavo colore è l’associazione gay, lesbica e trans di Parma. Li abbiamo intervistati.

Presentatevi.
Siamo “L’ottavo Colore”, un’associazione lgbt presente nel panorama parmigiano. Ci impegniamo per i diritti della nostra comunità in un’ottica di apertura a trecentosessanta gradi verso la società, senza discrimanazioni di sorta. Siamo per lo più ragazze e ragazzi giovani, masiamo ben lieti di accogliere chiunque nel nostro gruppo.

Che succede di gaio a Parma?
“Bè, ci siamo noi de “L’ottavo Colore”, ed altre associazioni come “Certi Diritti” ed “Agedo” che stanno cercando di rendere un po’ gay friendly una città che non offre tantissimo alla comunità lgbt. Organizziamo serate, incontri, aperitivi..ma c’è ancora tanto lavoro da fare!
Quest’anno, inoltre, in collaborazione con le istituzioni cittadine e provinciali, si è tenuta per la prima volta anche a  Parma la Settimana Mondiale contro l’omofobia, con un calendario di eventi lungo sette giorni! Nonostante tutto possiamo cominciare a dire “Eppur si muove!”.

Quali sono le difficoltà maggiori che vive la comunità lgbt nella città?
“La scarsità di locali gay friendly, e qualche caso di omofobia, e di intollerenza, come in tutta Italia purtroppo.”

Quali sono gli obiettivi prioritari della vostra associazione?
“L’aiuto concreto a tutte le persone che ancora non hanno il coraggio di vivere la propria affettività e/o identità di genere, la lott ad ogni forma di omo/lesbo/transfobia, la piena accetazione da parte della società della comunità gayfriendly. Un altro nostro intento è sicuramente quello di creare spazi di socializzazione e divertimento per la comnità lgbt”.


FILIPPO SCICCHITANO NEL SUO PRIMO RUOLO GAY NEL FILM "IL MONDO FINO IN FONDO" DELL'ESORDIENTE ALESSANDRO LUNARDELLI

Il film, sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) con 200.000 euro, è una commedia avventurosa che si snoda tra tre paesi: Italia, Spagna e Cile
Sono in pieno svolgimento le riprese del primo film di Alessandro Lunardelli dal titolo "Il mondo fino in fondo". Il film, sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) con 200.000 euro, è una commedia avventurosa che si snoda tra tre paesi: Italia, Spagna e Cile. Davide, è un ragazzo omosessuale di diciotto anni, interpretato da Filippo Scicchitano (tra poco nelle sale come protagonista di "Bianca come il latte, Rossa come il sangue" di Giacomo Campiotti) e Loris (Luca Marinelli), circa trent'anni, sono fratelli e vivono ad Orta, un paese del Nord Italia. Un giorno, alla partita Barcellona-Inter, Davide conosce Andy, un ragazzo cileno pieno di passione per l’ecologia che lo convince a partire con lui per Santiago. Davide cavalca l’onda di entusiasmo e lo segue in Cile dove incontra il mondo di Andy, fatto da veri attivisti che si battono per l’ecologia e da Linda, la sua ex-ragazza. Davide è spaesato e cerca di entrare nel cuore, nei sogni e nelle illusioni di questi ragazzi così diversi rispetto ai coetanei di Orta. Il confronto con ragazzi più consapevoli e impegnati, causerà la perdita dell’innocenza e porterà in dono libertà di pensiero e spinta verso culture diverse. Fino a quando, inaspettatamente, Loris si presenta a Santiago nel tentativo di riportarlo a casa. I due fratelli si ritroveranno a viaggiare insieme a Linda verso il ghiacciaio della Laguna San Rafael alla ricerca di Andy, in chilometri e chilometri di convivenza avventurosa... Interrogato da Yahoo! Sul suo ruolo gay in questo film, Filippo Scicchitano ha detto: "Sì. Interpreto un ragazzo complesso e sensibile. Un ruolo non facile ma mi piace mettermi alla prova. Sono una persona schiva, custodisco profondamente le mie emozioni, ma so ritrovarle quando recito. Questo film è un’avventura speciale, è una storia on the road, siamo stati in Cile e tra poco vado in Patagonia. Un ruolo difficile perché ritengo che, per molti versi, gli omosessuali abbiano una sensibilità diversa, più aperta e più affinata rispetto agli eterosessuali".

Via | CinemaGay

Pianetagay, Blog di informazione, attualità e cultura gay.

Siete gay? State cercando un sito che sia attento alla cultura e alle tematiche gay, ma che offra anche svago e gossip? Avete smesso di cercare, perché potete fermarvi su Pianeta Gay.
Pianeta gay è un blog seguito e curato da volontari, che nasce da un forum gay attivo dal 2009, in cui gay di tutta italia dialogavano e si scambivano idee e consigli. Quando gli  ideatori del forum decisero di compiere un passo in avanti e trasformarlo in un magazine di attualità e notizie utili, fu creato Pianeta Gay.
Il  punto di forza del portale è la sua filosofia. Pianeta Gay è infatti un sito libero, dove le notizie non vengono filtrate e dove partiti politici, aziene e altre realtà non possono mettere bocca per correggere gli articoli a proprio piacimento. E' in questo modo che il blog racconta il mondo gay a 360 gradi: senza interferenze esterne ma in maniera obiettiva e imparziale.
All'interno di Pianeta Gay, il forum è il punto attorno a cui i gay si raccolgono per raccontare i propri problemi, ma anche per parlare di musica, cinema, rapporti di coppia e per creare intriganti racconti erotici.
Le altre sezioni  del sito sono dedicate all'attualità, al gossip, al lifestyle, all'intrattenimento, ai viaggi. Ma c'è anche uno spazio per l'oroscopo e uno per il sesso, dove  si trovano consigli per migliorare la vita di coppia e per raggiungere l'intesa perfetta a letto.
Pianeta Gay offre una visione totale di tutte le iniziative riservate alla comunità LGBT, presentando tutti gli eventi delle realtà pro-gay. E' un ottimo strumento per chi vuole essere sempre aggiornato su ogni tipo di notizie gay.
In pochi anni di attività, Pianeta Gay è cresciuto in maniera esponenziale, fino a raggiungere migliaia di utenti. Attivo sui social network e su You Tube, il blog è divenuto oramai una realtà imprescindibile per la comunità gay, che qui trova veramente tutto ciò che cerca. Merito del lavoro dei giovani volontari, che lo gestiscono con grande passione e dedizione totale, cercando ogni giorno di migliorarlo.

Arcigay Pavia: solidarietà a Cesare Del Frate

Cesare Del Frate è un noto esponente dei 5 stelle pavesi ed è anche dichiaratamente omosessuale. Nel gruppo facebook “Politica a Pavia” il cui creatore è Mauro Vanetti, leader della sinistra locale (gruppo che conta oltre 600 esponenti della politica pavese) è comparso il profilo “Cesira Del Prete” che, per l’appunto, è la declinazione al femminile del nome di Cesare (Cesira) Del Frate (Del Prete).
E’ di tutta evidenza che l’obiettivo del profilo falso è quello di assumere l’orientamento sessuale dell’attivista 5 stelle e cercare di sminuirlo, declinandolo al femminile, nel solco della tradizione dei più meschini atti di omofobia di cui ancora molte persone sono vittime anche sul territorio pavese. Infatti, storpiare al femminile il nome di una persona di sesso maschile è uno dei più noti atti di omofobia di cui un gay è vittima: a scuola, a casa e per strada.
Tale profilo oltre essere intrinsecamente omofobico è, altresì, sessista poiché assumendo “l’essere donna” come disvalore, mortifica la dignità della persona e la parità di genere.
Giuseppe Polizzi, Presidente di Arcigay Pavia dichiara: “l’omofobia passa mediante le scritte sui muri, le parole e i gesti. E trova nel mondo virtuale uno sfogo protetto dall’anonimato. Il senso di civiltà ci deve far isolare l’omofobo e l’atto omofobo senza se e senza ma”.
Dispiace leggere che Mauro Vanetti, creatore del gruppo (e uno dei pochi che può estromettere un profilo falso e intrisencamente omofobico), anziché assumere una decisione chieda “un sondaggio” sul da farsi tra gli oltre 600 componenti del gruppo Politica a Pavia.
Arcigay Pavia chiede che non vi sia un sondaggio, non una petizione, non la ricerca di una maggioranza: bensì un atto di responsabilità contro profili intrinsecamente omofobici.

Arcigay Genova. Dalla CEI e dal “Forum di alcune famiglie” parole a vanvera sul registro delle coppie di fatto in discussione a Genova


La notizia della votazione favorevole in merito al registro delle coppie di fatto da parte giunta comunale genovese ha scatenato immediatamente anatemi e reazioni allarmiste e prive di fondamento da parte del Presidente della Cei Card. Angelo Bagnasco e dalla Presidente del Forum Ligure delle Famiglie.
Spiace che il cardinale prenda degli svarioni giuridici. – dichiara Damiano Fiorato, Avvocato dello sportello legale di Arcigay Genova - Evidentemente è mal informato sulla natura giuridica dei registri delle coppie di fatto e sull’attestazione anagrafica, già prevista da una norma dello stato. Dispiace che con tali dichiarazioni si attacchi
il principio che Corte Costituzionale e Cassazione hanno più volte ribadito con forza ovvero che l’art. 2 della Costituzione tutela il diritto alla vita familiare delle coppie a prescindere dal matrimonio regolamentato dagli articoli 143 e seguenti del codice civile.”
“Forse – conclude Fiorato – il Cardinale confonde il matrimonio canonico con altri istituti previsti dalle  leggi dello Stato.”. Sulla questione interviene anche Valerio Barbini, componente della Segreteria Nazionale Arcigay con delega ai diritti civili.
“Come sempre – dichiara Barbini –  la presidente del Forum Ligure delle Famiglie, o meglio di alcune famiglie, dimostra un approccio ideologico e discriminante. La questione é molto semplice. Genova, in ritardo rispetto ad più di altre cento città italiane, ha oggi un’amministrazione decisa a riconoscere per quanto in suo potere tutte le famiglie, anche non sposate, formate da coppie di sesso diverso o dello stesso sesso.”
“Il Cardinale Bagnasco – continua Barbini – afferma che il registro indebolirebbe le famiglie e la società, la dott.ssa Panfili si esercita in un aggressivo benaltrismo. Sempre più spesso le famiglie italiane siano costituite da coppie di fatto. E’ una realtà, non un’opinione.
Rafforzare le famiglie significa riconoscerle, fare finta di nulla, negarne l’esistenza, nel migliore dei casi non serve a nulla, nel peggiore dei casi porta conseguenze dolorose.”.
“Se,   – continua Barbini –  la preoccupazione non dichiarata fosse legata a  un riconoscimento delle coppie lesbiche e gay i detrattori del registro possono rilassarsi.  Per quanto riguarda il giusto riconoscimento della piena parità alle coppie lesbiche e gay serve molto altro ovvero l’accesso all’istituto del matrimonio.
Che i registri siano altro rispetto al matrimonio tra persone dello stesso sesso lo dimostra la recente esperienza milanese, che ha visto iscriversi per i due terzi coppie eterosessuali.”
Più di cento comuni in Italia dimostrano che non c’è nessun pericolo, - conclude Barbini –  si tratta solo di norme di civiltà. Al cardinale Bagnasco e alla dottoressa Panfili un appello: non abbiano paura della tenerezza di tanti amori.

G&T, web serie gay italiana




G&T è una nuova web serie torinese prodotta da RtaMovie, la cui prima stagione sarà lanciata in anteprima venerdì 14 dicembre alle ore 19.00 sulla piattaforma www.gay.it e dalla settimana successiva anche sulle principali piattaforme web Youtube, Vimeo e Facebook.
G&T sono Giulio e Tommaso. Due ragazzi che si conoscono fin da bambini; il primo è omosessuale ed ha appena chiuso una storia di tre anni con Matteo a causa di un tradimento, mentre Tommaso  convive con Serena, la sua ragazza fin dai tempi del liceo.
Vite diverse, ma che per un attimo solo, in passato, si sono sfiorate… inizia così il racconto di un amore (im)possibile tra due ragazzi appartenenti a mondi lontani che però saranno in grado di intrecciarsi di nuovo, grazie al linguaggio universale dei sentimenti e al di là di ogni preconcetto sociale e mentale.

G&T ha molteplici significati. Non è solo l’acronimo dei nomi dei due protagonisti, ma si può anche leggere come get, la parola inglese che significa ottenere, cogliere, diventare, capire, convincere: tutte sfumature proprie della storia di Giulio e Tommaso che vedremo evolversi nei 14 episodi della prima stagione.
La web serie è stata completamente autoprodotta da RtaMovie, associazione teatrale e cinematografica di Torino, che già nel 2002 produsse la prima fiction italiana a tematica gay Gli amici di Oskar, che ottenne un discreto successo in Italia e all’estero.
Un argomento, quello dell’amore omosessuale, che Francesco D’Alessio, fondatore di RtaMovie e autore del soggetto della serie, ha voluto approfondire e nel 2010 ha gettato le basi del progetto G&T coinvolgendo come sceneggiatori anche Matteo Rocchi, Lorenzo Li Calzi e Gabriele Pellegrino.
“Da più di dieci anni il nostro gruppo lavora in ambito sia teatrale che televisivo e in questo periodo abbiamo spesso affrontato la tematica gay; in G&T vengono affrontate le difficoltà personali dei protagonisti passando dai momenti più spensierati della commedia, tipici della loro giovane età, a toni più riflessivi.” racconta Francesco D’Alessio “Vogliamo raccontare delle storie, con la speranza che chi le veda possa rispecchiarsi e magari trovare qualche spunto per riflettere. Non per forza sull’omosessualità, non abbiamo la pretesa di fare la morale a nessuno. L’idea di raccontare l’amore tra un etero e un gay nasce della volontà di mettere in luce la realtà che ci circonda, perché questa è una possibilità differente e le storie che si intrecciano nella fiction sono tratte da esperienze di vita realmente accadute.”
Preproduzione, casting e scelta delle location nella primavera 2012, hanno portato alle riprese nel mese di giugno ad Asti, ma soprattutto a Torino “Per quanto la città non venga mai nominata, si capisce facilmente che siamo nel capoluogo piemontese per gli stock shot sulla città, dalla Mole, a Piazza Castello, alle Porte Palatine, ma soprattutto G&T è torinese nell’anima; perché Torino è una delle città d’Italia ad essere maggiormente sensibile alla tematica gay e si adattava perfettamente alla storia che volevamo raccontare.” dichiara ancora D’Alessio “Torino è sempre presente: i personaggi vivono e lavorano nella città e si sentono liberi; l’omosessualità di Giulio non viene mai affrontata con pesantezza, la città e il suo contesto gli permettono di essere se stesso. Torino per questo motivo è un ottimo scenario per raccontare le vicende dei nostri personaggi.”
Torinesi le location, come tutto il gruppo di lavoro, composto prevalentemente da giovani tra i 19 e i 32 anni, di formazione attoriale teatrale e cinematografica che si sono dedicati con convinzione e passione a questo progetto collettivo patrocinato da GAYCS – dipartimento LGBT di AICS – Associazione Italiana Cultura Sport.
Ad una festa universitaria Tommaso e Giulio, da anni grandi amici, ballano, si divertono e bevono parecchio. Troppo. In un momento particolare di complicità, finiranno nel bagno del locale e, quasi senza rendersene conto, inizieranno a baciarsi.
Cinque anni dopo, ai giorni in cui la web serie è ambientata, i due conducono vite separate. Da quella sera della festa non si sono più parlati: Tommaso lavora con il fratello e la sua futura moglie Serena nell’azienda biologica T-bios, mentre Giulio è un affermato architetto di Torino che convive con Sara, la sua migliore amica.

Un amico comune farà incontrare di nuovo Tommaso e Giulio, ma il primo non reagirà affatto bene quando scoprirà che l’ex amico è dichiaratamente gay. Per una serie di casi fortuiti, i due si troveranno a dover collaborare per motivi di lavoro e Tommaso riuscirà piano piano ad ammorbidirsi nei confronti del suo vecchio amico fino a diventare consapevole sulle reali motivazioni del proprio rancore.

La serie ruota principalmente attorno alle vite di Tommaso e Giulio, ma anche dei loro rispettivi amici: Serena, fidanzata con Tommaso dai tempi del liceo; Sara, la migliore amica di Giulio nonché sua coinquilina; Gianluca, grande amico di Tommaso che ora gestisce un locale in centro a Torino e, infine, Matteo, ragazzo di Giulio che però lo tradirà ad inizio serie e cercherà in tutti i modi di riconquistarlo. Inoltre Renato, il fratello di Tommaso, uomo autoritario che non da mai fiducia al fratello, e i genitori di Giulio che gestiscono un’azienda agricola nelle campagne dell’astigiano.
Ognuno dei 14 episodi che compongono la serie avrà diversi flashback che riportano alla festa che ci introduce le vicende dei personaggi durante il primo episodio, per comprendere a fondo cos’è accaduto durante quella serata di 5 anni prima.

Film al cinema: aprile 2013

Se marzo ci ha lasciati con freddo, pioggia e l’esordio al cinema “impegnato” di Nando Colelli ne La bella e il porcone [guarda il video], aprile 2013 si preannuncia un mese ricco di sorprese e novità soprattutto per quanto riguarda i film al cinema!
Dall’azione all’horror passando per l’animazione giapponese, abbiamo raccolto in una piccola lista i film più belli ed interessanti di aprile 2013 da vedere al cinema. Per ogni lungometraggio troverete trama, trailer e il motivo per cui, secondo noi, dovete assolutamente andarlo a vedere. Senza troppi indugi iniziamo con il primo film:

Hitchcock

Trama: Un film sul famosissimo regista di film horror che ha completamente stravolto le regole del gioco. Al centro del film il rapporto tra il regista inglese (Anthony Hopkins) e la moglie Alma Reville (Helen Mirren). Nel film troviamo anche Scarlett Johannson nel ruolo di Janet Leigh, al fianco di James D’Arcy. Il film si ispira al libro Come Hitchcock ha realizzato Psyco, scritto da Stephen Rebello. A dirigere la pellicola troviamo Sacha Gervasi.


Nelle sale: dal 4 aprile 2013
Perché vederlo: Per l’atmosfera, gli abiti e i grandi attori che riporteranno in vita un’icona mondiale che ha riscritto le regole del cinema horror.

Come un tuono

Trama: In poche parole il film parla di quattro uomini, e due generazioni, che lottano cercando di dimenticare il turbolento passato violento che hanno alle spalle. Vuoi saperne di più? Leggi la nostra recensione!

Nelle sale: dal 4 aprile 2013
Perché vederlo: Se il nome del regista Derek Cianfrance e la nostra recensione non vi hanno convinto vi diamo due ottimi motivi… Ryan Gosling e Bradley Cooper!

L’ipnotista

Trama: Protagonista del thriller svedese è l’ispettore Joona Linna che sta indagando su un violento omicidio di una famiglia nei sobborghi di Stoccolma. Unico testimone il figlio adolescente della famiglia che, per miracolo, è sopravvissuto al massacro ma non può essere interrogato in maniera convenzionale. La figlia maggiore, a complicare il tutto, è misteriosamente scomparsa e potrebbe essere lei la prossima vittima dell’assassino. Per cercare di fermare l’omicida e salvare la ragazza Linna chiama l’ipnotista per interrogare il ragazzo sotto ipnosi. Morte, suspense e il lato oscuro e torbido del subconscio vi stanno aspettando.

 
Al cinema: dall’11 aprile 2013
Perché vederlo: Una trama intensa, l’orrore dell’animo umano e un assassino misterioso. Le carte ci sono tutte per un grande thriller e se aggiungiamo l’ambientazione suggestiva della Svezia più oscura… beh preparatevi a tremare di paura!

Kiki – Consegne a domicilio

Trama: Hayao Miyazaki torna nei cinema italiani con un film del 1989 finalmente doppiato ed adattato. Nel film seguiremo la storia di Kiki, una streghetta maldestra e simpatica che parte alla ricerca della città dove si svolgerà il suo apprendistato: Koriko. Qui, grazie al gatto parlante Jiji e alla sua scopa volante, Kiki si guadagna da vivere facendo consegne a domicilio ma, come ben sappiamo, nei film tutto non fila sempre liscio e le sorprese sono sempre dietro l’angolo!
 
Trailer

Via | Gay.tv